La Maieutica

Cosa è la maieutica?

Socrate aveva l’abitudine di insegnare attraverso aneddoti, paradossi e domande, che costringevano l’interlocutore a ragionare e a rendersi conto delle sue contraddizioni.

Non insegnava la verità, ma la faceva trovare al suo alunno.

Socrate era piuttosto ironico, fingeva di non capire nulla riguardo un certo argomento,  poi  improvvisamente con aria ingenua, usava delle domande pungenti, ma sensate che mettevano in difficoltà l’interlocutore per farlo ragionare, così da farlo accorgere dei suoi errori.
Quest’arte venne chiamata maieutica, consisteva nel confutare ogni ragionamento o convinzione, facendo continue domande, metteva in difficoltà l’interlocutore sino a farlo arrivare alla verità o ad una conclusione valida, scoprendo cosi spesso che questi  sapevano poco o niente su quell’argomento particolare.

Socrate sosteneva che la gente sbagliasse o compiesse azioni malvagie involontariamente (per ignoranza), credendo di essere nel giusto: “chi fa del male perde il controllo delle proprie azioni, ha smesso di essere veramente umano perché non usa la ragione e non agisce moralmente bene”.

I sofisti ricorrevano ai giochi per  insegnare ai giovani aristocratici la retorica, per esempio facevano il gioco della difesa del Tribunale, uno doveva sostenere una tesi e l’altro doveva screditarla a favore della sua tetimonianza contraria.
Innsegnavano come far emozionare e convincere la giuria come vincere con ogni mezzo o menzogna.

Socrate invece era un sostenitore della verità e della giustizia, insegnava a tutti i giovani a difendersi dalla retorica, contestando e ribattendo ogni affermazione con delle semplici domande (maieutica).